Isadora Duncan

29 giugno 2014

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In questi giorni sto leggendo, tra gli altri libri, l’autobiografia di Isadora Duncan (I. Duncan, My life, Castelvecchi, 2014). È un po’ tutta un pallosissimo “vissi d’arte”, però la Duncan intuì, fin da giovanissima, una cosa fondamentale, che sta peraltro alla base non solo della danza ma di gran parte dell’arte del Novecento, e cioè che le regole, in arte, vi sono, ma non possono mai essere stabilite prima. L’arte è un gioco – l’unico, gioco – le cui regole si comprendono solo dopo averlo portato a termine. Credo consista in questo, e soltanto in questo, quella ‘libertà’ di cui si parla quando si parla di arte moderna.

2 Risposte to “Isadora Duncan”

  1. Conosco bene la vita di Isadora Duncan per motivi, diciamo così, professionali… Grande donna, artista a tutto tondo.

  2. marcolenzi said

    mi piacerebbe approfondire la conoscenza di tutto quel mondo lì che sta alle origini della danza moderna. la fuller, la st. denis, etc. mi sembrano figure interessanti. prima o poi lo farò. grazie paolo e benvenuto nel mio blog, anche se ormai – e già da tempo – ci scrivo poco (facebook ha fatto terra bruciata di non so quanti blog… 🙂 ).

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